mercoledì 10 giugno 2015

ll Trattato navale di Washington

ll Trattato navale di Washington fu un trattato stipulato dalle cinque principali potenze vincitrici delle prima guerra mondiale, mediante il quale concordarono di prevenire una corsa agli armamenti limitando le costruzioni navali.
Il trattato limitò la costruzione di navi da battaglia, incrociatori da battaglia e portaerei dei firmatari. Il numero di unità di altre categorie come incrociatoricacciatorpediniere e sottomarini non fu limitato dal trattato, ma il loro dislocamento complessivo fu limitato a un dislocamento di 10 000 ton (10 161 t).
Fu negoziato nel corso della Conferenza navale di Washington tenuta a Washington D.C. dal novembre 1921 al febbraio 1922 e firmato dai rappresentati degli Stati Uniti d'America, Impero Britannico, Giappone, Francia e Regno d'Italia a Washington, il 6 febbraio 1922. Il Senato degli Stati Uniti consigliò la sua ratifica il 29 marzo 1922; il presidente degli Stati Uniti lo ratificò il 9 giugno 1923; le ratifiche vennero depositate presso il Governo degli Stati Uniti il 17 agosto 1923 e proclamate il 21 agosto 1923.
Conferenza navale di Washington in riunione
I termini del trattato vennero modificati dal Trattato navale di Londra del 1930 e dal Secondo trattato navale di Londra del 1936. Per la metà degli anni trenta il Giappone e l'Italia rinunciarono ai trattati, rendendo la limitazione degli armamenti navali una posizione sempre più insostenibile dagli altri firmatari. Le costruzioni navali della Germania erano invece controllate dal Trattato di Versailles, il trattato di pace che pose fine alla prima guerra mondiale.
Gli effetti del trattato furono di arrestare la tendenza all'aumento delle dimensioni delle navi di battaglia e di arrestare la costruzione di nuove navi per più di una decade.


Il trattato navale ebbe un profondo effetto sui giapponesi. Grazie alla superiore potenza industriale statunitense o britannica una lunga guerra sarebbe probabilmente terminata in una sconfitta giapponese. L'ingiustizia percepita fu la causa della non partecipazione al Secondo trattato navale di Londra nel 1936. Isoroku Yamamoto, che più tardi progettò l'attacco di Pearl Harbor, sostenne che il Giappone avrebbe dovuto rimanere nel trattato e fu pertanto considerato da molti come un membro della fazione del trattato.

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