venerdì 22 maggio 2015

Il suggerimento innovativo di Marconi

Numerosi inventori, scienziati e ingegneri contribuirono allo sviluppo del radar. Il primo ad usare le onde radio per segnalare «la presenza di oggetti metallici distanti» fu Christian Hülsmeyer, il quale nel 1904 dimostrò che era possibile rilevare la presenza di una nave nella nebbia, ma non ancora la sua distanza.
Nell'agosto del 1917 Nikola Tesla fu il primo a stabilire i principi del funzionamento delle frequenze e del livello di potenza dei primi radar.
Nel 1922 Guglielmo Marconi avanzò l'idea di un radiotelemetro per localizzare a distanza mezzi mobili ; in un celebre discorso tenuto presso l'Institute of Radio Engineers (U.S.A.) disse:

"Come venne per la prima volta mostrato da Hertz, le onde elettriche possono essere completamente riflesse dai corpi conduttori. In alcune mie esperienze ho rilevato effetti di riflessione e rivelazione di tali onde da parte di oggetti metallici a distanza di miglia.
Io ritengo che dovrebbe essere possibile progettare apparati per mezzo dei quali una nave possa irradiare un fascio di tali onde in una direzione voluta, le quali onde, ove incontrino un oggetto metallico, quale un'altra nave, siano riflesse su un ricevitore schermato rispetto al trasmettitore della nave trasmittente e quindi immediatamente diano la presenza ed il rilevamento dell'altra nave nella nebbia o nel cattivo tempo".

Nel 1933, in un incontro riservato, propose la sua realizzazione a un gruppo di militari italiani, tra i quali il col. Luigi Sacco; quest'ultimo, convinto della validità e dell'importanza dell'idea, la affidò all'ing. Ugo Tiberio, un giovane e brillante ufficiale, che negli anni seguenti portò avanti le ricerche e realizzò diversi prototipi, ma non ottenne le risorse e i fondi necessari per arrivare a un sistema radar operativo; i vertici della Marina non credettero fino in fondo al progetto di Tiberio e solo dopo la disfatta di capo Matapan (1941), dovuta anche all'uso del radar da parte degli inglesi, la ricerca sul radiotelemetro ebbe finalmente i fondi necessari per realizzare i primi radar italiani, denominati Gufo e Folaga.
Prima della seconda guerra mondiale, sviluppatori americani, tedeschi e francesi, e principalmente britannici, tentarono di sfruttare il radar come sistema di difesa contro gli attacchi aerei a sostituzione dei precedenti aerofoni. Nel 1936 l'ungherese Zoltán Bay fu il primo a produrre un modello funzionante nei laboratori di Tungsram.
La guerra portò ad un'accelerazione della ricerca al fine di trovare la migliore risoluzione e portabilità per le nuove esigenze difensive. Nel dopoguerra l'uso del radar si è ampiamente diffuso anche in ambito civile per il controllo del traffico aereo civile, il controllo meteorologico e il controllo delle velocità automobilistiche.

IL FUNZIONAMENTO

Il radar, acronimo di “Radio Detecting And Ranging” (radio rivelazione e posizionamento),  è uno strumento che permette di rivelare oggetti e di determinarne la distanza, sfruttando il riflettersi su di essi delle onde radio inviate da un trasmettitore. Quando le onde radio incontrano un oggetto, rimbalzano e una parte di esse ritorna al punto di partenza; l’apparecchio misura il tempo che impiega l’onda a rientrare e quindi calcola la distanza dell’oggetto individuato. Fondamentalmente un radar è formato da un trasmettitore, un ricevitore e un’antenna trasmittente e ricevente altamente direttiva. Oggi è strumento fondamentale di controllo anche del traffico aereo. E’ inoltre impiegato nei sistemi di puntamento dei missili intelligenti, che puntano dritti all’obiettivo desiderato e nelle ricerche geologiche  e topografiche.





mercoledì 13 maggio 2015

Cinderella

Cenerentola (Cinderella) è un film del 1922 diretto da Walt Disney. È il settimo e ultimo cortometraggio animato della serie Laugh-O-Grams, e uno degli ultimi film prodotti da Disney con la sua prima società Laugh-O-Gram Films. Basato sull'omonima fiaba di Charles Perrault, il film uscì negli Stati Uniti il 6 dicembre 1922, distribuito da Leslie B. Mace. Venne rieditato in versione sonora con il titolo The Slipper-y Kid.

Finale perduto

Il 14 ottobre 2010 David Gerstein, uno storico dell'animazione del Museum of Modern Art di New York, ha dichiarato di aver scoperto in una collezione privata una copia del corto che include un finale perduto, ambientato dopo quello della copia in possesso della Disney. In esso, Cenerentola viene mostrata mentre tira dei mattarelli addosso al marito durante la loro vita insieme.




La Fiera internazionale del Libro di Firenze 1922-1932


All’inizio degli anni ’20 il mercato editoriale italiano si trovava in una situazione economica molto difficile, legata alla più generale crisi del periodo postbellico. Negli ambienti editoriali si pensò che per dare nuovo impulso al mercato librario fosse necessario instaurare un rapporto più diretto con il pubblico dei lettori, e creare occasioni per avvicinare alla lettura. Non stupisce, dunque, che durante questo decennio si moltiplicassero le iniziative di promozione del libro. Sebbene non realizzate con metodi innovativi – si trattò infatti di esposizioni e fiere già ampiamente sfruttate nel settore editoriale – negli anni ’20 e ’30 furono allestite con una frequenza sino ad allora sconosciuta. Tra le numerose iniziative, le quattro edizioni della Fiera internazionale del Libro di Firenze si distinsero per la complessità degli obiettivi, per la quantità dei soggetti coinvolti – furono infatti uniche per partecipazione internazionale – e per il notevole significato culturale .

L’idea di istituire una Fiera del Libro si deve a Enrico Barfucci, scrittore e giornalista fiorentino, poi concretamente organizzata dall’editore Enrico Bemporad, che ne divenne presidente, e da Giuseppe Fumagalli, che ricoprì la carica di direttore. Secondo le ambiziose intenzioni degli organizzatori, la Fiera avrebbe dovuto rappresentare un momento di confronto dei pro- gressi delle industrie editoriali dei paesi partecipanti, mostrare al pubblico la ricchezza e la complessità dei prodotti e dei processi produttivi del libro, e costituire una valida occasione commerciale per gli editori
La prima edizione della Fiera si svolse dall’8 maggio all’8 agosto 1922, con una nutrita partecipazione straniera che, seppur inferiore rispetto alle attese, rappresentò un risultato positivo. Aderirono numerosi editori francesi, tedeschi, spagnoli, polacchi, rumeni, ungheresi, russi, alcune prestigiose case editrici universitarie sia inglesi che nordamericane, e quasi tutti gli editori italiani per un totale di 542 espositori .

Congiuntamente alla Fiera del libro moderno, che costituiva la parte principale della manifestazione, vennero organizzate alcune mostre su specifici aspetti dell’attività editoriale – come la Mostra antiquaria, la Mostra storica delle Legature, la Mostra dei decoratori e degli illustratori del libro, la Mostra della Fotografia applicata alle arti grafiche, anch’esse con la partecipazione di espositori italiani e stranieri.
  I giudizi complessivamente favorevoli espressi dalla stampa e il buon successo di pubblico persuasero i membri del comitato esecutivo a stabilire, già nel 1923, che la Fiera fosse ripetuta nuovamente nel 1925

Il Lingotto e la Fiat

L`Unità racconta degli anni cruciali per il consolidarsi dell`industria torinese. Dal 1900 al 1906 la produzione Fiat passa dalle 50 alle 1200 vetture, che restano comunque un prodotto esclusivamente per la ricca borghesia. In una testimonianza, lo scrittore e regista torinese Mario Soldati parla della profonda divisione di classi esistente in città. Il crescente malcontento popolare porta a manifestazioni di protesta contro i bassi salari e la disoccupazione, che sfociano nello sciopero generale del 1° maggio 1906. A queste rivendicazioni, gli industriali rispondono coalizzandosi in un`associazione. Agnelli agisce contrapponendosi agli altri industriali, cosa che gli è permessa grazie alla crescente potenza della sua azienda, che ormai produce 300 vetture al mese, oltre che motori marini, d`aviazione, camion, mitragliatrici per l`esercito, realizzati in occasione delle grandi commesse della Prima guerra mondiale. 
Nel 1922 viene ultimato lo stabilimento del Lingotto, di cui l`Unità mostra rarissime immagini della costruzione.
Negli anni Venti lo scontro fra lavoratori e industriali è accesissimo. Giolitti cerca la mediazione convocando a Roma i rappresentanti dei due schieramenti. Il sindacato operaio riesce a ottenere alcuni importanti risultati, anche se, come ricorda lo storico Raimondo Quazza, le due anime del socialismo italiano, quella riformista e quella rivoluzionaria, si scindono definitivamente. Dalla seconda ha origine, nel 1921, il Partito comunista italiano.





Veduta pista